Smart working e DAD: come arredare un ufficio casalingo

Complice il particolare periodo storico che stiamo vivendo, il numero di persone che lavorano da casa è in crescita ed è probabilmente destinato ad aumentare.

Grazie alle connessioni internet domestiche – sempre più potenti – e alla nuova consapevolezza dei datori di lavoro – che hanno smesso di associare un timbro sopra un cartellino alla produttività – sono infatti moltissimi i lavoratori che decidono di adottare lo smart working in pianta stabile.

Per non parlare poi della didattica a distanza, che permette ai ragazzi di dedicarsi allo studio anche quando non possono frequentare le lezioni di persona. Una vera e propria rivoluzione del nostro modo di intendere la vita lavorativa e scolastica, che si ripercuote anche sull’ambiente casalingo.

Sì, perché se anche tu lavori da remoto o hai dei piccoli studenti in casa sai bene che avere uno spazio completamente dedicato a queste attività è fondamentale.

Sei in cerca di qualche consiglio utile su come arredare un ufficio in casa? Dai un’occhiata alle proposte dei progettisti di Iori Arredamenti.

1. Allontana rumori e distrazioni

Quando si lavora o si studia in casa, il rischio è di distrarsi spesso o di fare fatica a trovare la giusta concentrazione.

È molto importante quindi scegliere con attenzione il tuo angolo ufficio: fai in modo che sia il più lontano possibile dai rumori domestici o, in alternativa, isola l’acustica della camera in questione.

Elimina da quello spazio televisore, radio ed elettrodomestici: ti terrai alla larga da facili tentazioni.

2. Separa gli spazi

Se non hai un’intera stanza da dedicare al tuo ufficio, dovrai ricavare uno spazio per lavoro e studio in un’altra zona della casa. Le camere predilette sono, di solito, quella da letto o il soggiorno ma, in entrambi i casi, è necessario organizzare con attenzione l’ambiente.

Molto utili a questo scopo sono le librerie a due facce o le scaffalature che fungono anche da divisori. Gli armadi modulari Caccaro, per esempio, sono completamente personalizzabili e in grado di offrirti diverse funzionalità in un colpo solo: dallo specchio per un’occhiata veloce prima di uscire alla scrivania.

In alternativa, una soluzione adottata dai nostri progettisti, soprattutto in caso di abitazioni di piccole dimensioni, è quella di delimitare lo spazio adibito a ufficio attraverso una colorazione della parete che crea una separazione visiva rispetto al resto.

Un ultimo consiglio: se hai intenzione di accogliere anche clienti o colleghi, posiziona il tuo ufficio domestico in prossimità dell’ingresso. Meglio evitare che i tuoi ospiti passeggino per zone della casa più vissute dal resto della famiglia.

3. Illumina l’ambiente

Posizionare i punti luce nel tuo studio in maniera corretta è fondamentale per permetterti di lavorare nel comfort più totale.

Oltre all’illuminazione generale della stanza, ricorda di predisporre una fonte di luce puntuale a servizio della postazione di lavoro o di lettura. Quando scegli la scrivania – che sia già pronta o realizzata su misura da un falegname esperto , poco importa – bada che abbia abbastanza spazio per ospitare una lampada da tavolo.

Se, invece, il piano di appoggio è ridotto, gli architetti di Iori Arredamenti amano integrare una barra led a una mensola da posizionare sopra alla scrivania: una soluzione che ti permette di avere una luce omogenea, che non proietta ombre fastidiose su computer e documenti.

4. Scegli bene la tua scrivania

La scrivania, per chi svolge mansioni d’ufficio, è un indispensabile strumento di lavoro. Deve quindi essere quanto più vicina possibile alle tue esigenze. Per il tuo studio casalingo, scegline una che ti piaccia davvero tanto così da invogliarti all’operatività.

Attenzione però a non rinunciare alla funzionalità in favore dell’estetica. >Cassetti e scaffali sono utili per sistemare cancelleria e documenti, così che il piano d’appoggio rimanga libero per ospitare comodamente computer, telefono e stampante.

Le scrivanie Kristalia – uno dei marchi che proponiamo ai nostri clienti– per esempio, sono spaziose, hanno un design ultramoderno e sono ad alto contenuto tecnologico. Concepite come delle vere e proprie workstation, contemplano fori e contenitori per il passaggio dei cavi, in modo da farti risparmiare spazio che puoi occupare con accessori e oggetti di design per l’ufficio.

Portapenne, organizer e, perché no, una piccola pianta o un vaso di fiori: un tocco di verde fa bene all’umore!

5. La sedia? Ergonomica!

Ci passi sopra ore e ore ogni giorno: la sedia da lavoro va scelta con la massima cura.

Comodità e funzionalità devono prevalere su qualsiasi altra caratteristica ti venga in mente: assumere posizioni non corrette, quando si studia o si lavora, a lungo andare può causare problemi molto seri alla schiena. Dunque, attenzione.

Le poltrone ergonomiche da ufficio sono la soluzione migliore.

6. Una postazione di lavoro… elettrizzante

Una postazione di lavoro comoda deve avere prese elettriche accessibili e in quantità commisurata ai dispositivi che utilizzi.

Una buona idea è quella di predisporre, all’interno del piano dello scrittoio, una canalina porta prese o portacavi, come accade nel caso delle scrivanie Extendoweb. In alternativa, i nostri falegnami possono progettare e realizzare soluzioni su misura in grado di rispondere a qualsiasi tua esigenza.

Un esempio? Per alcuni nostri clienti abbiamo realizzato piani di lavoro con prese elettriche a scomparsa per monitor e computer, con l’aggiunta di attacchi USB per ricaricare smartphone e tablet in tutta comodità.

Ulteriori collegamenti per modem, stampanti e altri dispositivi vengono posizionati al di sotto del piano scrittoio, in modo da non sovraccaricare la scrivania.

Come vedi, che tu abbia a disposizione un’intera stanza della casa o un semplice angolo da dedicare al lavoro o allo studio, le soluzioni sono molteplici. Al di là della praticità – che deve guidare la progettazione di questo ambiente – attraverso la scelta di un arredamento di carattere riuscirai a dargli l’originalità e il tocco personale utili a renderlo in linea con lo stile che hai scelto per la tua abitazione.

Noi di Iori Arredamenti, arredatori e falegnami sin dalle origini, continuiamo a creare mobili su misura che rispondano alle necessità pratiche dei nostri clienti. Affidandoti a noi, vedrai nascere il tuo ufficio casalingo da zero oppure potrai realizzarlo grazie ai mobili pronti selezionati da aziende di fiducia. Raccontaci le tue esigenze e lasciati stupire dalle idee geniali dei nostri architetti.

Accostamento pavimenti diversi: tutte le risposte alle tue domande

Le ultime tendenze dell’interior design prediligono l’utilizzo di un unico tipo di pavimento per tutte le stanze della casa. Tuttavia l’accostamento di pavimenti diversi non è un’ipotesi da scartare, soprattutto se hai una personalità eclettica o la passione per il mix & match.

La questione, in realtà, non riguarda solo i gusti personali: la scelta della pavimentazione deve tenere conto delle caratteristiche della casa, del colore delle pareti e degli arredi.

Questa soluzione originale fa al caso tuo? Scopriamolo insieme e vediamo come sfruttarla al meglio grazie alle dritte dei progettisti di Iori Arredamenti.

Quando accostare due pavimenti diversi

L’accostamento di pavimenti diversi nella stessa stanza o in camere differenti non sempre risponde a una scelta stilistica. Spesso si tratta semplicemente della soluzione più comoda per far fronte a piccole necessità pratiche che possono emergere durante la realizzazione del progetto.

Uno dei motivi più frequenti per cui si accostano pavimentazioni diverse è infatti quello di contenere i costi di ristrutturazione dell’immobile, conservando i rivestimenti esistenti là dove possibile. Un altro caso è quello in cui zona giorno e zona notte sono su due piani differenti, e si decide di optare per dei rivestimenti più resistenti per il piano a stretto contatto con l’esterno.

Ma non è tutto: le situazioni in cui un architetto potrebbe consigliarti di ricorrere a un mix di pavimenti sono tante e una di queste potrebbe riguardare proprio te. Dai un’occhiata.

Pavimenti diversi in caso di ampliamento

Sei in procinto di ampliare casa o una delle sue stanze? A meno che tu non ne abbia fatto scorta, ti sarà difficile trovare lo stesso pavimento che hai già utilizzato in passato. Ecco l’occasione perfetta per accostare il nuovo rivestimento al vecchio!

Per dare un ulteriore tocco moderno agli ambienti, i nostri progettisti ti consigliano l’abbinamento di due materiali molto diversi tra loro. Un esempio? Il gres porcellanato con il parquet o la pietra con la resina. Il risultato ti stupirà.

Legno, che passione!

Il parquet, più che un semplice pavimento, è uno stile di vita. Il legno dona calore agli ambienti e – se ci pensi – è già di per sé un elemento d’arredo. D’altra parte richiede cure particolari, è vero, e non è adatto a tutte le camere della casa.

Per tenere fede alla tua passione anche in cucina o in bagno, ti consigliamo un gres effetto legno in grado di trasmettere le stesse sensazioni del parquet tradizionale, con minore probabilità di danneggiamento.

Attenzione però: prima di accostare rivestimenti legnosi con colori e venature differenti, lasciati consigliare da personale esperto per evitare un effetto patchwork indesiderato. In alternativa, puoi prendere in considerazione una combinazione accattivante e di gran classe come quella con il marmo: da non sottovalutare affatto.

Dentro e fuori: la continuità degli ambienti

Il pavimento di terrazze, balconi e verande ha caratteristiche diverse rispetto a quello usato per gli interni. I pavimenti per esterni hanno infatti la necessità di essere impermeabili, resistenti agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura, refrattari a muffe e agenti chimici.

Dare continuità non significa posare in tutta la casa ciottoli o cotto: sarebbe un’idea alquanto bizzarra. Anche in questo caso, secondo noi, il gres è il materiale perfetto per creare un risultato coerente e in linea con le tue aspettative.

Sarà premura dei nostri esperti fare attenzione alle soglie di porte e finestre, punti delicati che vanno trattati con cura per evitare la formazione di condensa e spiacevoli incursioni di muschio.

Accostamento di pavimenti diversi tra zona giorno e zona notte

L’accostamento di pavimenti diversi in due camere come cucina e salotto, a patto di mantenere una certa uniformità di stile. Di certo però devi evitare accozzaglie di colori e materiali che potrebbero compromettere l’estetica finale dell’abitazione!

Quando parliamo di due zone differenti – notte e giorno – magari separate da una scala, puoi invece permetterti di spaziare tra colori e decori vari, purché siano conciliabili con il progetto generale realizzato per te.

La scala può essere l’elemento di raccordo tra i piani o, al contrario, un fattore di rottura che ne segna la distinzione. Noi saremo felici di consigliarti all’insegna del buon gusto, ma la scelta finale spetta a te.

Che tu stia arredando la tua nuova casa o ristrutturando una proprietà, la selezione della pavimentazione adatta al tuo progetto presuppone un alto grado di competenza nel settore. I nostri esperti, oltre a tenere sempre aggiornata la nostra materioteca con prodotti attuali e di qualità, ti daranno una mano a orientarti tra gli stili del momento realizzando tutti i tuoi sogni.

Come accostare due pavimenti diversi: i 7 dubbi più comuni

A questo punto hai già messo da parte un po’ di informazioni utili su quando è consigliabile (o meno) avere pavimenti diversi in casa. Se hai ancora delle perplessità, le prossime risposte alle 7 domande più frequenti sull’argomento ti chiariranno le idee una volta per tutte.

1. Pavimenti diversi per bagno e cucina: meglio renderli uniformi?

Per le zone più stressate della casa è consigliabile utilizzare piastrelle resistenti a calore e umidità.

Non è obbligatorio scegliere lo stesso rivestimento per bagno e cucina ma ti consigliamo di non esagerare con l’eclettismo, specie se il tuo appartamento è di piccola metratura, e di dare continuità ai rivestimenti.

2. Stesso pavimento, stili d’arredo diversi: è consigliato o no?

A ogni tipologia di arredo corrisponde una rosa di pavimentazioni che ne completano l’estetica. A questa domanda, quindi, i nostri progettisti rispondono che utilizzare lo stesso pavimento per camere arredate con stili differenti non è l’ideale.

È accettabile solo se si tratta di idee complementari; quelle diametralmente opposte, invece, scartale a priori.

3. Accostamento pavimenti diversi: come gestire i profili?

Quando si accostano pavimenti differenti tra loro, si possono inserire due tipi di profili: uno per i pavimenti che si trovano sullo stesso livello, l’altro per rivestimenti con dislivello, anche se minimo.

I profili maggiormente usati per pavimenti di uguale livello sono quelli:

  • a T, per coprire possibili imperfezioni di mattonelle o listoni;
  • a I, applicabili anche dopo la posa del pavimento;
  • a L, da usare mentre si posizionano le piastrelle.

Quanto al raccordo tra pavimenti che si trovano su due livelli differenti, bisogna ricorrere a soluzioni pensate su misura che risolvano il problema estetico causato dal gradino tra un rivestimento e l’altro. Se il dislivello è di pochi millimetri, un bravo professionista procede calibrando il collante per la posa in opera. Quando è richiesta una fascia di raccordo più ampia, il profilo può variare sulla base del tipo di pavimento. Non farti venire il mal di testa: affidati ai nostri esperti che risolveranno la questione senza difficoltà.

4. Indoor e outdoor: scelgo il gres, ma uguale per entrambi?

La coerenza è necessaria ma il pavimento da esterno, lo abbiamo detto, ha delle caratteristiche particolari che quello da interno non possiede. Nonostante questo, i maggiori produttori di gres realizzano rivestimenti per interni ed esterni identici nel colore ma con specifiche distinte, garantendoti l’uniformità di stile che stai cercando.

5. Muri e pavimenti: come faccio a metterli d’accordo?

Se non puoi fare a meno dei mix vivaci, per creare un look coraggioso – ma non troppo – scegli per le pareti un colore simile alle sfumature del tuo pavimento.

Nel caso in cui ti sentissi particolarmente audace, invece, via libera alle tinte a contrasto: con il pavimento in legno dalle sfumature rovere, usa il blu o il grigio; quando il parquet tende al rosso, il verde salvia funzionerà benissimo.

Infine, per venire a capo del puzzle, non dimenticare di considerare gli arredi. L’importante è che gli abbinamenti tra i colori della tua casa non siano mai insoliti al punto da diventare fastidiosi.

6. Meglio un pavimento unico per tutta la casa?

Quella di scegliere un unico pavimento per tutta la casa è una tendenza diffusa soprattutto quando si tratta di arredare uno spazio abitativo di piccole dimensioni, dove l’omogeneità degli ambienti serve a farli sembrare più ampi.

Allo stesso tempo, il pavimento unico funziona bene anche nelle case sviluppate su più piani soprattutto nel caso in cui ami le tinte unite, i colori neutri e l’ordine.

7. Pavimenti in resina: sì o no?

Il successo dei pavimenti in resina è in forte crescita soprattutto per il loro aspetto estetico. Le caratteristiche del materiale in cui sono realizzati permettono di realizzare pavimentazioni uniche che si adattano a esigenze e gusti differenti. Dai pavimenti lisci a quelli opachi, fino ai più eccentrici disegni su adesivi 3D, la varietà di effetti e colori che puoi ottenere è pressoché infinita.

In aggiunta, la resina si presta a una pulizia facile e veloce, è impermeabile ed è ostica per muffe e batteri. La nostra risposta è, dunque, sì all’accostamento di pavimenti diversi anche in resina, soprattutto in bagni e cucine.

Ora sai tutto, o quasi, su come scegliere la pavimentazione giusta per la tua casa e sull’accostamento di pavimenti diversi. Per ottenere un risultato soddisfacente e armonioso, lasciati guidare dai nostri designer nella progettazione della tua abitazione: noi di Iori Arredamenti siamo qui per consigliarti le soluzioni più adatte ai tuoi spazi, sempre.

Mettiti in contatto con noi per fissare un appuntamento: saremo felici di individuare con te le alternative migliori in base alle tue esigenze.

Cucine all’americana per una zona giorno dallo stile inconfondibile

Quando si pensa alle cucine all’americana vengono in mente caratteristiche ben precise: ampi spazi per muoversi in libertà, un’organizzazione meticolosa di tutto l’occorrente, grande comodità per dare sfogo alle fantasie culinarie.

Dopo 60 anni di attività nel settore, noi di Iori Arredamenti, possiamo dirti che le cucine americane sono tutto questo, e molto altro! Hanno infatti un modo unico di fondere, in un carattere immediatamente riconoscibile, la bellezza estetica con la funzionalità pratica. E allora perché non creare una cucina americana in casa tua?

Il bello di questa tipologia di cucina è che si adatta a diversi stili di arredamento. È perfetta per te se ami gli arredi country o rustici con mobili e sportelli in legno, colori dalle sfumature chiare e pavimento ricoperto di parquet. Ma la cucina americana si può inserire anche in un’abitazione dal tocco moderno, con un’anima minimal e lineare, o magari un aspetto industriale.

Sta solo a te decidere quale tendenza ti rappresenta di più, per poi farti aiutare da professionisti che sappiano trasformare la tua fantasia in realtà. La progettazione è infatti una fase fondamentale, soprattutto per un ambiente – come la cucina – che deve rispettare alcune caratteristiche specifiche.

Pensando alla cucina in stile americano le prima che vengono in mente sono di sicuro l’isola centrale o la penisola, che fungono da piano cottura e di lavoro. E poi i classici elettrodomestici che contribuiscono a definirne il carattere, come il frigorifero a doppia anta e la cappa al centro della stanza. La gestione funzionale degli spazi è considerata poi un elemento cruciale: ecco quindi che diventa importante inserire dispense ben organizzate e piene di barattoli di vetro, oltre a moderne lampade a sospensione con dei faretti led per punti luce strategici.

Vediamo più nel dettaglio i punti di forza di una cucina all’americana, cercando di comprendere come ottenere questo stile inconfondibile grazie all’armonia fra i suoi elementi.

L’isola centrale e la penisola, il cuore delle cucine americane

Il primo passo da fare è quello di scegliere lo stile dell’isola centrale o della penisola, a seconda dei tuoi gusti. È infatti attorno a esse che si va a delineare poi il resto dell’arredamento, tanto che potremmo definirle l’elemento che caratterizza davvero l’ambiente di una cucina americana sia in termini di spazio che di resa estetica.

Questi arredi sono il simbolo di professionalità ed eleganza, come dimostra il fatto che sono la scelta preferita dai grandi chef. Nonostante questa loro aura, possono anche essere sfruttati per creare un’atmosfera conviviale e accogliente.

Un’isola e una penisola ti permettono infatti di avere tutto lo spazio per invitare gli ospiti e riunirli in un’unica stanza mentre cucini. Possono inoltre diventare un grande tavolo che funge da appoggio per la colazione o – perché no – da scrivania. In caso di bisogno, anche più persone possono lavorare da lì, per non parlare dei bambini che possono fare i compiti o disegnare mentre mamma e papà preparano la cena. Zona giorno e cucina potrebbero diventare così un unico e confortevole ambiente dove trascorrere tempo con i tuoi cari.

Grazie al fatto che ci si può muovere in libertà attorno all’isola e alla penisola, l’ambiente risulta più agevole e spazioso, e allo stesso tempo più compatto e ordinato nella disposizione: una vera e propria fusione perfetta tra funzionalità pratica e piacere estetico.

Quali elettrodomestici scegliere per una cucina in stile americano?

Se l’isola e la penisola sono il fulcro delle cucine all’americana, gli elettrodomestici di grandi dimensioni con elementi metallici sono la sua anima.

Ogni cucina in stile americano che si rispetti non può prescindere dal tipico frigorifero – rigorosamente in acciaio – a doppia anta che si apre proprio come se fosse un grande portone. Opta per un modello provvisto di dispenser dell’acqua e del ghiaccio; noi penseremo a incorniciarlo alla perfezione tra colonne e sopracolonne… et voilà: tutto l’ambiente avrà un tono moderno, ovviamente a stelle e strisce.

Al grande frigorifero si possono abbinare altri utili elettrodomestici, quali:

  • bollitore elettrico, per lunghi caffè pronti in un batter d’occhio;
  • forno a microonde, per scaldare in fretta i tuoi manicaretti;
  • robot da cucina, per tritare e frullare senza fatica;
  • planetaria, per preparare impasti degni della miglior panetteria.

Che siano grandi o piccoli, per dare alla tua cucina un vero stile americano, preferisci sempre modelli in acciaio, resistenti e solidi. Il nostro consiglio è di scegliere accessori di qualità, fatti per durare nel tempo e non solo per soddisfare una voglia passeggera.

Se ti stai chiedendo dove trovare gli elettrodomestici adatti, ti suggeriamo di dare un’occhiata a KitchenAid: un marchio che fonde alla perfezione prestazioni professionali, qualità artigianale e design iconico. Nel suo catalogo troverai  le tanto famose planetarie – laccate nei colori più disparati – oltre a un’ampia scelta di prodotti che si sposano benissimo con lo stile made in USA.

La cappa aspirante che diventa mensola di design

La cappa aspirante merita un discorso a parte. Come abbiamo già detto, nelle cucine all’americana è diffusa l’installazione del piano cottura sull’isola centrale. Adottando questa soluzione hai la possibilità di trasformare la cappa in qualcosa di più di un semplice strumento di aspirazione: oltre a rivelarsi un elemento centrale nel design dell’ambiente, può anche diventare una mensola pratica ed estetica.

Prendiamo ad esempio il modello Spazio di Falmec. La famosa azienda italiana, una tra le migliori marche di cucine che proponiamo ai nostri clienti, ha realizzato una struttura in acciaio a soppalco equipaggiata di:

  • prese elettriche e usb;
  • supporto per tablet;
  • kit per la coltivazione di piantine;
  • porta mestoli;
  • porta spezie.

Immagina di essere nella tua cucina e di armeggiare ai fornelli mentre guardi la tua serie tv preferita o ascolti musica dal tablet, procurandoti il basilico fresco per la pasta… senza doverti spostare da dove sei.

Sembra incredibile, no? Invece con Falmec questa scena diventa realtà: la cappa aspirante va incontro a una vera e propria rivoluzione che la rende ripiano comodo ed elegante, in versione high-tech. Un tocco davvero unico per la tua modernissima cucina all’americana!

Ottimizza lo spazio con l’arredamento della tua cucina americana

L’idea di fondo dello stile americano per cucine è l’ottimizzazione dello spazio e la razionalizzazione di tutte le componenti, e noi di Iori Arredamenti lo sappiamo bene.

È infatti nella vita di tutti i giorni che apprezzerai la funzionalità di questi arredi. I cassetti aggiuntivi che completano l’isola e la penisola ti permettono di avere più spazio per riporre bicchieri, piatti, tazze, pentole e qualsiasi altro accessorio non trovi collocazione negli scaffali a muro. Possono essere anche utilizzati per riporre gli elettrodomestici ingombranti, come la planetaria o il mixer, quando non sono in uso. Buona notizia, quindi: non devi più rinunciare a questi comodi strumenti perchè non sai dove metterli!

Oltre a ciò, non dimentichiamo che va creata una grande dispensa, sempre presente nelle vere cucine all’americana. Nel canone statunitense, la dispensa costituisce una stanza a parte (la cosiddetta pantry) che, grazie a decine di mensole montate su due o tre pareti, permette di stipare una grande quantità di cibo in maniera ordinata e meticolosa.

Al primo impatto la dispensa ti sembrerà forse una soluzione che, più che ottimizzare lo spazio, porta via metri importanti alla cucina. Ed è in questi casi che l’aiuto di esperti interior designer fa la differenza. Anche nelle stanze idealmente meno adatte per lo scopo, con alcuni stratagemmi si può ricavare una dispensa perfino da una colonna e ottenere un vano disporre tante utili mensole.

Installando pensili alti o a doppie file, ma anche colonne e sopracolonne di dispense ed elettrodomestici a incastro, è possibile sfruttare al meglio tutti gli spazi.

La migliore illuminazione per le cucine all’americana

Infine, per creare una cucina all’americana di tutto rispetto bisogna prestare attenzione alle giuste luci. Ognuno ha il proprio gusto, ma ci sono caratteristiche da cui in un certo senso non si può prescindere sia per funzionalità che per stile:

  • lampade a sospensione in acciaio o in legno che scendono sopra l’isola;
  • led integrati ai mobili per illuminare il piano di lavoro o di cottura;
  • faretti incassati nel controsoffitto per un’illuminazione diffusa;
  • faretti a parete esposti e direzionabili per accentuare specifici elementi di arredo.

Oltre a questo sarebbe perfetto avere un’ampia finestra che doni a tutta la zona giorno una luce profonda e naturale.

Anche quando si tratta di illuminazione, quindi, la cucina americana richiede una combinazione perfetta di praticità e resa estetica. Affidandoti all’esperienza dei nostri interior designer avrai la certezza che ogni punto luce si trovi sempre nel luogo giusto.

Pensa ad esempio all’isola centrale: da un lato c’è la necessità di creare una luce ottimale per cucinare o lavare i piatti; dall’altro lato, la volontà di mettere in evidenza il mobile in modo da creare un punto di riferimento all’interno della stanza. Non si tratta quindi solo di scegliere le lampade adatte allo stile di arredamento, ma anche di saperle disporre nella maniera più strategica.

Per realizzare delle cucine all’americana, in conclusione, tutti gli elementi citati finora devono essere armonizzati e avere uno stile ben definito. Uno stile che deve essere cucito su misura per te, così da rispecchiare la tua personalità e permetterti di esprimerti al meglio… anche mentre ti diletti ai fornelli! Scrivici subito per creare il progetto della tua prossima cucina all’americana: noi di Iori Arredamenti siamo pronti a darle vita insieme a te.

Dimensioni camera matrimoniale: esalta ogni spazio rendendolo speciale

Determinare le giuste dimensioni della camera matrimoniale è meno immediato di quanto si possa pensare. Per fortuna non è qualcosa di cui tu debba occuparti in solitudine: ci pensano architetti e progettisti a trovare la soluzione ideale per te!

Il primo fattore da considerare è la legge, che determina le misure minime per la camera da letto, dopodiché ci sarà da valutare quanti e quali arredi aggiungere in base alle tue esigenze e al gusto personale. La stanza da letto deve infatti rispecchiare il tuo stile, oltre che farti sentire del tutto a tuo agio.

Noi di Iori Arredamenti siamo qui proprio per darti i suggerimenti giusti in fase di progettazione, così che tu possa ottimizzare lo spazio disponibile in base alle dimensioni della tua camera matrimoniale. Ti aiuteremo a renderla un luogo confortevole, pratico e ideale per il tuo stile di vita.

Le misure minime della camera matrimoniale

Come accennavamo poco fa, le dimensioni delle camere da letto sono regolate dalla legge. In particolare, la normativa italiana stabilisce delle misure minime sotto le quali non è possibile andare.

Ma qual è questo limite? A dirlo è il Decreto Ministeriale 05/07/1975 che ha fissato dei margini – sia in altezza che in ampiezza – per garantire a tutti spazi abitabili e dignitosi dal punto di vista igienico-sanitario.

Ecco i valori forniti dal Decreto:

–       14 metri quadrati di superficie minima per una camera matrimoniale e 9 per una cameretta singola;

–       2.70 metri di altezza, sia per le camere da letto che per tutte le altre stanze della casa.

Se invece stai pensando di trasferirti in un monolocale dotato di letto matrimoniale, sappi che in quel caso le misure minime di riferimento sono diverse:

–       28 metri quadrati se abitato da una persona;

–       38 metri quadrati per due persone.

Puoi quindi avere la certezza che l’ampiezza della tua camera da letto non sarà mai inferiore a questa. Premesso ciò, vediamo quali altri elementi devi tenere in considerazione – e misurare! – nel momento in cui arredi la tua stanza.

Dimensioni di camera da letto e arredi: come combinarle?

Letto, armadio, comodini e magari un cassettone: una camera da letto non può dirsi completa finché non contiene tutto ciò che serve a renderla pratica e confortevole.

Come riuscire a organizzare gli spazi inserendo i mobili dei tuoi sogni e lasciando un buon margine per muoversi liberamente all’interno della stanza? Facile: lasciati aiutare da un arredatore d’interni che conosca il formato di ogni elemento e che sappia come combinarlo al meglio con le tue necessità.

Partiamo dal protagonista assoluto: il letto

Oggi esistono materassi matrimoniali di formati molto diversi tra di loro, proprio per rispondere a qualsiasi esigenza.

Un materasso matrimoniale standard – definito anche “formato italiano” – misura 160x190cm. Tuttavia è sempre più frequente trovare materassi che arrivano fino a 180cm di larghezza e 200 di lunghezza, per permettere anche alle persone più alte di dormire comodamente.

Ma le considerazioni riguardo al letto non finiscono qui, perché bisogna valutare l’ingombro reale del mobile, non solo del materasso. Questo dipenderà molto da scelte personali come dimensione della testiera, bordi laterali, eventuali imbottiture e presenza o meno della pediera. È chiaro che più gli elementi decorativi saranno elaborati più è probabile che le dimensioni finali aumentino.

L’importanza di lasciare spazio ai movimenti

In base all’estensione della camera, matrimoniale o singola che sia, prima di scegliere i mobili è fondamentale considerare anche gli spazi da lasciare liberi. Non vorrai mica ritrovarti a dover fare acrobazie e contorsioni per girare intorno al letto e raggiungere agevolmente ogni superficie!

Per darti un’idea indicativa, è consigliabile non scendere mai sotto i 60cm di spazio di movimento attorno alla base del letto.

Inoltre, durante la stesura del progetto, va considerata anche la posizione dell’armadio. La sua profondità minima è anch’essa di 60cm, a cui vanno aggiunti quelli necessari per aprire sportelli o cassetti frontali con agio.

Armadi, comodini e cassettiere: a ognuno il suo ingombro

Se consideri che la dimensione minima della parete di fondo di una camera matrimoniale, a cui di solito è appoggiato il letto, è di 300cm, puoi già fare qualche valutazione pratica. L’ingombro di un giaciglio standard è almeno di 180cm; come detto poco fa, è bene lasciarne 60 vuoti da entrambi i lati per muoversi meglio: ecco che lì si ricava il posto perfetto per due comodini larghi 45-60cm.

Certo, stiamo parlando di un posizionamento ideale senza ostacoli: nel caso in cui ci fosse una porta vicino al letto, invece, la disposizione o la dimensione stessa dei comodini andrebbe ripensata.

Maggiori imprevisti possono essere creati da comò e armadi. Una cassettiera può infatti raggiungere i 55cm di profondità, e il suo ingombro deve essere sommato ai 60 pensati per il passaggio. Se le dimensioni della tua camera da letto sono poco ampie, forse dovrai rinunciare a questo mobile.

Elemento indispensabile è invece l’armadio che, nella sua versione classica a battenti, può raggiungere circa 70cm di profondità e ha poi bisogno di spazio ulteriore per riuscire ad aprire completamente le ante.

Se le dimensioni della camera matrimoniale sono molto contenute puoi optare per un armadio a scorrimento, che elimina il problema dello spazio frontale.

Ultimo particolare da considerare quando si decide il posizionamento dell’armadio è la presenza di eventuali travi, soffitti obliqui (come nel caso delle mansarde) o piccole irregolarità che spesso caratterizzano le case d’epoca. In questi casi l’intervento di un designer d’interni è più importante che mai: il fai-da-te rischia di far incappare in inconvenienti poco piacevoli… e magari scoperti troppo tardi!

Porta d’ingresso e finestre: le hai considerate?

La disposizione di porte e finestre viene spesso lasciata in secondo piano quando si sceglie l’arredamento, ma riveste un ruolo importante. Nessuno degli arredi appena visti, infatti, deve essere di ostacolo all’apertura della porta d’ingresso. Nel caso in cui la stanza sia particolarmente piccola, proprio come per gli armadi, è possibile valutare una porta scorrevole per ottimizzare lo spazio.

E ora veniamo alla finestra, per cui vale lo stesso principio: devi poterla aprire in modo agevole tutte le volte che vuoi e magari abbellirla con una tenda per lasciar entrare la luce del sole ma tenere lontani occhi indiscreti.

Spesso le finestre italiane sono provviste di cassetta per avvolgere la tapparella: anche questo elemento deve essere preso in considerazione nel progettare gli arredi della camera matrimoniale, soprattutto quando si inseriscono elementi alti come gli armadi.

Dimensioni della camera matrimoniale, una sfida a tutto design

Ogni progettista d’interni ti dirà che, di solito, il letto si dispone sulla parete più lunga della stanza, in una posizione che lo metta in risalto. Tutti gli altri mobili vengono poi posizionati attorno ad esso: non per niente poco fa lo definivamo “protagonista assoluto”!

Le misure dei vari elementi che inserirai dipendono quindi dalle dimensioni della camera, oltre che dal tuo gusto personale. Per ottenere un risultato equilibrato è bene scegliere arredi proporzionati rispetto allo spazio disponibile. Un letto king size, ossia il più grande in commercio, si sposa male con una stanza piccola perché pregiudica la possibilità di aggiungere altri elementi d’arredo che la completino. Meglio allora optare per un letto alla francese, confortevole e grazioso ma non troppo ingombrante.

Per quanto riguarda la disposizione dei mobili, invece, ci sono buone pratiche da seguire? Certo che sì: scopriamole insieme.

In una camera piccola, dai priorità all’essenziale

Anche se la tua camera matrimoniale ha dimensioni ridotte, non significa che dovrai arredarla in maniera deludente. Anzi, avrai la possibilità di creare un vero e proprio nido dove sentirti al sicuro e trascorrere le ore più rilassanti della giornata.

La parola d’ordine per arredare una stanza di questo tipo è: essenzialità.

Prima di tutto è importante selezionare gli arredi indispensabili, come il letto e l’armadio con ante scorrevoli, dopodiché in base alla superficie che rimane potrai decidere di aggiungere altri elementi. Un’idea può essere quella di acquistare un letto a scomparsa così da risparmiare spazio da dedicare a un comò aggiuntivo.

Valuta anche la possibilità di posizionare una cassettiera in una camera adiacente, se ce l’hai, per lasciare più spazio libero in quella principale. Ancora meglio: potresti pensare di adibire questo ambiente a vera e propria cabina armadio.

Camera da letto tradizionale e arredi moderni

Se lo spazio è un po’ più abbondante, nella tua stanza puoi inserire senza problemi diversi elementi d’arredo moderno tra cui il letto, un armadio abbastanza ampio con ante, due comodini, una cassettiera o un comò aggiuntivo.

Spesso in queste stanze la finestra è opposta alla porta d’ingresso e l’armadio è posizionato di fronte al letto. Potresti sfruttare questa opportunità per scegliere un armadio Sangiacomo, con vano integrato per ospitare la televisione che può aprirsi e regalare uno spazio contenitivo in più.

Camera matrimoniale ampia: largo alla fantasia

Se la metratura della camera da letto lo consente, puoi rompere gli indugi e aggiungere tutti gli elementi che rispondono alle tue esigenze e alla tua indole personale.

Scegli una struttura per il letto elaborata e un armadio ampio per contenere abiti e scarpe in abbondanza. O magari decidi di occupare l’intera parete dietro la testata del letto con una pannellatura arricchita di contenitori sospesi come Sorvolo, la meravigliosa proposta di Fimar Mobili.

In questo caso, se desideri avere la tv in camera, puoi riservarle un mobile dedicato, avendo cura di scegliere uno stile che s’intoni col resto dell’arredamento.

Come vedi, le soluzioni sono davvero tante e tutte diverse tra di loro. I designer d’interni di Iori Arredamenti sapranno combinare alla perfezione i tuoi desideri e le dimensioni della camera matrimoniale, per un risultato che ti rappresenti. Raccontaci le tue necessità, non vediamo l’ora di trasformarle in un progetto d’arredo!

Copat cucine: eleganza e praticità, a casa tua

Quando pensiamo a innovazione ed eleganza d’arredo, la mente vola subito a Copat cucine. Italiana al 100%, questa azienda è capace di unire il presente e il futuro dell’arredamento con un design funzionale e creativo.

Forse questo nome ti risulta meno familiare rispetto ad altri marchi, ma è sinonimo di autentica eccellenza e di standard elevatissimi: parola di Iori Arredamenti. La proposta Copatlife unisce la ricerca di soluzioni moderne con uno stile impeccabile, in un catalogo sempre aggiornato sulle ultime tendenze del settore.

Cucine resistenti e raffinate, aperte a infinite possibilità di personalizzazione grazie ai moduli componibili e all’ampia scelta di materiali e stili differenti. Per tutti questi motivi, Copat è una delle nostre proposte preferite per i clienti che ci chiedono una cucina pratica, originale e al passo coi tempi.

La storia di Copat Life cucine: dal nordest alle case degli italiani

Copatlife Cucine nasce nel 1980 nella provincia di Pordenone, una delle zone d’Italia più rinomate per il design industriale applicato all’arredamento.

In poco tempo, il marchio conquista la fiducia del pubblico con la sua proposta capace di combinare le linee classiche alle esigenze di modernità della fine del XX secolo.

Negli anni successivi le cucine Copat diventano sinonimo di innovazione e raffinatezza in tutto il territorio nazionale, grazie all’enorme cura per i dettagli e le finiture. Oggi l’azienda si identifica in una visione che integra soluzioni comode da usare e una sapiente gestione degli spazi, senza rinunciare a un design minimale di grande ricercatezza.

Forma e funzione: la filosofia della semplicità

Per noi di Iori Arredamenti il nome Copat cucine è una garanzia di qualità elevata e materiali di enorme pregio. La inseriamo senza dubbio tra le migliori marche di cucine che proponiamo in negozio – pur essendo un’azienda forse meno conosciuta rispetto ad altri grandi nomi del settore – e la consigliamo a chiunque cerchi un arredamento di eccellenza.

Non è un caso, in realtà, se il marchio Copat è meno noto di altri al di fuori del mondo dell’architettura d’interni. Questo dipende da una scelta precisa e consapevole dell’azienda, che ha deciso di indirizzare la maggior parte degli investimenti su ricerca e sviluppo invece che sull’aumento della propria visibilità. Così, anziché puntare su strategie di marketing, campagne pubblicitarie, articoli su riviste specializzate e negozi monomarca – come altri hanno fatto – la ditta friulana ha preferito far parlare soprattutto la qualità. Una decisione che sembra soddisfare il pubblico: le opinioni su Copat cucine sono sempre positive, così come i commenti degli addetti ai lavori.

Ciò che apprezziamo di più del brand è la capacità di unire sperimentazione ed estetica, senza mai dimenticare la praticità.

Sul sito Copatlife leggiamo che la loro proposta nasce dalla ricerca costante dell’equilibrio tra forma e funzione. Lo stile dei loro mobili mira a unire linee minimali di grande fascino a una minuziosa organizzazione degli spazi. I sistemi Copat sono affidabili e innovativi, pensati per soddisfare i tuoi gusti e allo stesso tempo per aiutare i progettisti d’interni ad adattarli alle tue richieste.

La semplicità diventa quindi un punto di forza, con un design pensato per migliorare la tua esperienza ogni giorno. La spinta verso l’innovazione garantisce inoltre la presenza di tecnologie in grado di ascoltare davvero le tue necessità, con arredi progettati per rispondere alle esigenze concrete della vita quotidiana.

Cucine Copat: un catalogo da sogno

Il catalogo cucine Copat si compone di proposte all’avanguardia che ripensano i classici ambienti di casa e li trasformano in luoghi unici e speciali.

Se stai immaginando una cucina personalizzata in grado di fondere il tuo bisogno di praticità con il desiderio di un arredo moderno ed elegante, l’equilibrio tra forma e funzione Copatlife fa proprio al caso tuo. Hai la possibilità di scegliere tra centinaia di combinazioni per ogni dettaglio, dal materiale del piano di lavoro alle maniglie, fino ad arrivare al colore delle casse interne di qualsiasi elemento: basi, colonne o pensili.

Le due linee principali del catalogo, il sistema 2.1 e 3.1, combinano linee essenziali a dettagli ricercati, con vani e cassetti spaziosi e organizzati per non rinunciare a un arredamento discreto e ordinato. Nei progetti Copat la cucina diventa il centro della casa ed è pronta ad adattarsi a tutte le esigenze del vivere contemporaneo, dalla convivialità al lavoro a distanza.

Il fulcro intorno a cui ruota ogni cosa, però, è sempre lei: l’antica e nobile arte del cucinare. In una cucina Copat puoi scatenare le tue fantasie da chef in un ambiente progettato per garantirti il massimo del comfort e della libertà creativa. Ti aspettano pianali spaziosi organizzati al millimetro per avere tutto a portata di mano e mantenere la tua postazione sempre pulita e ordinata. Il tutto senza rinunciare al piacere della compagnia di chi ti aspetta al tavolo da pranzo.

Il plus ricercato da qualsiasi appassionato è la perfetta organizzazione degli spazi interni. Sappiamo quanto sia difficile mantenere in ordine la cucina: ogni cosa deve essere al proprio posto, pena un ambiente caotico e poco fruibile. Le basi e le colonne Copat sono progettate proprio per questo: sono estremamente capienti, con sistemi di chiusura affidabili e silenziosi. La loro profondità di settanta centimetri, poi, risulta perfetta per accogliere piani cottura a induzione con cappa integrata o lavelli sottotop con vasca grande. Le colonne, dal canto loro, possono ospitare anche frigoriferi a incasso da settanta centimetri di larghezza.

Un vero paradiso, insomma, per te e per i progettisti di interni. I nostri esperti adorano realizzare progetti su misura per soddisfare le richieste più diverse dei clienti. E su Copat cucine le opinioni sono sempre unanimi, sia tra il pubblico che tra i professionisti del settore: il massimo della soddisfazione.

Soluzioni su misura per un’area giorno moderna e accogliente

La vocazione per la modernità porta Copatlife a escogitare numerose proposte per integrare la cucina nel soggiorno. Le zone living moderne prevedono sempre più spesso la fusione delle due stanze in un ambiente unico senza barriere, per cui l’arredamento dev’essere armonioso e omogeneo.

Quando ci occupiamo in toto della ristrutturazione di una casa e della distribuzione degli spazi, anche noi suggeriamo spesso questa soluzione. Non si tratta solo di una semplice moda, ma di una disposizione che permette di ampliare l’ambiente e distribuire meglio la luce.

In tutto questo si inserisce benissimo Copatlife, che immagina la cucina come un luogo speciale di grande convivialità da porre al centro della vita casalinga. Con l’aiuto di un progettista esperto e con i mobili di quest’azienda potrai realizzare una zona living come l’hai sempre desiderata. Preparati a ricevere i tuoi ospiti godendoti la loro compagnia mentre prepari una cena speciale per sorprenderli.

L’ampia proposta Copat cucine di pannellature e vani di servizio pratici e discreti ti permette di trovare le soluzioni migliori per realizzare ambienti cucina che si integrano armoniosamente con l’arredamento del salotto, in un passaggio naturale e sempre funzionale alle tue esigenze.

Pensa ad esempio alle ante per la cucina che ormai vanno ben oltre il ruolo di semplici sportelli: sono diventate degli elementi di arredo sempre più importanti per la zona giorno. La scelta dei materiali di cui sono rivestite ha quindi un’importanza estetica e pratica, se pensiamo alla manutenzione e alle pulizie quotidiane.

La gamma Copat spazia dal classico legno ai pannelli in vetro laccato opachi o lucidi – uno dei grandi ritorni per l’arredo cucina degli ultimi anni – fino ai materiali di ultima generazione. Se sogni un arredamento proiettato nel futuro, amerai il Fenix NTM®: una miscela a tinta unita di resine acriliche lavorate con tecnologie ultra-avanzate. Gli sportelli della cucina saranno lisci e morbidi al tatto, incredibilmente resistenti a macchie e impronte, e facilissimi da pulire. Il melamminico ti offre invece una pannellatura simile a prezzi più contenuti, senza rinunciare alla qualità estetica e alla durevolezza del materiale.

Dai vita alla tua cucina con Copatlife e Iori Arredamenti

Ambiente pratico e accogliente oppure caratterizzato da eleganza e design moderno? Puoi avere entrambe le cose, grazie alle cucine Copatlife e alle loro soluzioni, adattabili a ogni esigenza. La varietà di elementi da personalizzare ti permette infatti di fare tuo qualsiasi modulo del sistema, per un risultato davvero unico.

Con l’aiuto di un arredatore della squadra di Iori sarai in grado di realizzare il tuo progetto ideale, che unisca la qualità del Made in Italy alle esigenze della vita di tutti i giorni. Il nostro servizio di progettazione di interni è a disposizione per adattare il catalogo di cucine Copat alla tua casa e ai tuoi desideri. Ti aspettiamo con il metro in mano nel nostro punto vendita di Reggio Emilia o online, per mettere tutta la nostra passione al servizio della tua cucina.

Arredamento piccoli spazi: ottimizzare con stile

Arredamento piccoli spazi: ottimizzare con stile

Trovare soluzioni di arredo per i piccoli spazi di casa è impossibile? No, se entrano in gioco idee innovative che ottimizzino ogni centimetro a disposizione con un arredamento elegante ed efficiente.

A un primo sguardo, arredare locali poco ampi può sembrare una sfida difficile da vincere. Vedila invece come un’opportunità per trovare soluzioni creative senza rinunciare allo stile e al design. Con l’aiuto di un progettista esperto, il risultato potrà superare le aspettative.

In questo articolo abbiamo raccolto alcune idee da usare come punto di partenza per il lavoro col tuo professionista di fiducia. Grazie ai giusti mobili anche gli spazi più piccoli verranno valorizzati come meritano, in un mix ben calibrato di design e funzionalità. Seguici nel nostro tour virtuale!

L’ingresso: un ambiente da organizzare al centimetro

Apriamo la porta principale e ci troviamo subito nell’ingresso, una zona della casa che accoglie gli ospiti e fa percepire subito l’atmosfera generale delle tue scelte di arredo.

La maggior parte degli ingressi contemporanei affaccia direttamente sul salotto. È importante, quindi, scegliere un arredamento che stabilisca un’armonia immediata tra i due vani, senza rinunciare alla praticità. L’ingresso, infatti, è il punto di passaggio per eccellenza tra il dentro e il fuori e per questo accoglie quasi sempre giacche, cappotti, scarpe e borse.

Se hai a disposizione pareti lineari e libere, una soluzione elegante è abbinare un attaccapanni di design con un tavolino che funga da svuotatasche.

In molti casi, però, i muri degli ingressi sono disomogenei, con nicchie, rientranze, quadri elettrici e altri elementi che alterano l’uniformità. Per sfruttare al meglio un ambiente simile non basta quindi scegliere mobili per spazi ridotti: serve anche qualcosa che mascheri le irregolarità.

Si possono allora sfruttare i vani per accogliere armadiature con guardaroba e scarpiera. In questo modo ottieni un vano chiuso in cui riporre scarpe e giacche e che allo stesso tempo copra gli elementi tecnici, senza però renderli inaccessibili.

Un’ottima soluzione d’arredo per un ingresso piccolo è anche lo specchio: si rivela utile per un ultimo controllo all’abbigliamento prima di uscire e per far sembrare la stanza più grande.

I migliori mobili per gli spazi ridotti della zona giorno

Dall’ingresso passiamo al salotto, luogo dove riceviamo i nostri amici e ci rilassiamo nel tempo libero, divenuto ormai la zona più importante della casa.

Fra i nostri consigli per una zona living moderna c’erano quelli relativi all’importanza di luce e ordine per rendere il soggiorno accogliente. Colori chiari o neutri uniti a un arredamento leggero aiutano anche a dare l’illusione di una zona giorna più ampia di quello che è realmente.

Per non creare ingombro eccessivo con armadi o credenze, opta quando possibile per pensili e mobili sospesi, sfruttando anche le eventuali rientranze nei muri. Una scaffalatura fino al soffitto, invece, è una scelta di elegante minimalismo che amplifica la sensazione di altezza.

Il principe del salone è senza dubbio il divano, centro della socialità e del relax nella quotidianità. Tra le migliori idee per arredare piccoli luoghi conviviali ci sono i sofà con movimento scorrevole della seduta.

Il modello Charlie di Biba salotti, per esempio, ha i sedili suddivisi in elementi mobili indipendenti l’uno dall’altro per creare singole chaise longue ogni volta che hai voglia di rilassarti… o di aggiungere una seduta per gli amici!

Ritagliati un angolo per lavorare da casa

Un altro ambiente che negli ultimi tempi sta diventando sempre più importante nelle nostre case è l’ufficio domestico. Se non vuoi o non puoi dedicare un’intera stanza allo studio casalingo, ci sono diverse soluzioni d’arredo per piccoli spazi per creare un vero e proprio angolo-ufficio.

In questi casi il design minimale è quasi una scelta obbligata. Meglio rinunciare a scrivanie di rappresentanza per orientarsi piuttosto su scrittoi dalle linee moderne ed essenziali da integrare in salone o in camera da letto senza che risultino invadenti.

Quando la superficie a disposizione è ridotta, è più importante che mai mantenere la postazione sempre ordinata. Oltre a scegliere i giusti mobili in formato mini, assicurati insieme all’arredatore che la soluzione individuata preveda scatole o cassetti per nascondere cavi e altri piccoli oggetti tecnologici.

Un’idea interessante sono anche gli arredi multifunzione da usare, per esempio, come seduta e contenitore: li vedremo meglio fra poco.

Come sfruttare corridoi e disimpegni ristretti

Ora che abbiamo visto come arredare un piccolo salotto e ricavare un ufficio casalingo, spostiamoci un attimo in corridoio prima di raggiungere le altre stanze.

I disimpegni, anche quelli più contenuti, sono ambienti che si prestano a diventare perfetti sgombraroba. Nicchie e rientranze nei muri possono ospitare degli armadi, discreti e funzionali. Le pareti, poi, sono ottime per accogliere scaffalature e mensole a tutta altezza.

Rimangono comunque locali di passaggio: è sempre meglio non appesantire i corridoi con troppi mobili per non ostacolare i movimenti in casa.

Una camera da letto accogliente, anche se poco ampia

Proseguiamo il nostro tour virtuale e arriviamo alla zona notte. Anche nella camera matrimoniale ci si può trovare a dover arredare piccoli spazi. Nessun problema! Basterà scegliere un letto con un vano contenitore sotto il materasso in cui riporre lenzuola, coperte e cuscini per lasciare liberi gli armadi.

Nella camera dei più piccoli, invece, una struttura con letto a castello è una proposta ideale e divertente per sfruttare la verticalità della stanza.

In alternativa, si può optare per letti a scomparsa che permettono di liberare il pavimento riponendo l’intero letto all’interno di un vero e proprio armadio.

Questa soluzione è adatta anche per ricavare una camera degli ospiti estemporanea: aggiungere un letto a scomparsa nel tuo studio permette di trasformarlo in un attimo, senza rinunciare alla comodità di un ufficio domestico.

Un bagno piccolo in cui non manca niente… anzi!

Entriamo ora in bagno, una stanza che – anche quando molto piccola – si presta a diverse soluzioni d’arredo funzionali e belle da vedere.

Qualche esempio?

  • Gli spazi appaiono più ampi grazie a effetti ottici ottenuti con l’uso dei colori e le giuste piastrelle.
  • I sanitari sospesi e quelli su misura sono perfetti per bagni micro che però restino confortevoli.
  • La luce – naturale e artificiale – è una meravigliosa alleata nel far sembrare tutto più grande.
  • Le armadiature a tutta altezza sono una soluzione pratica ed elegante per accogliere la lavanderia all’interno di uno spazio ristretto.

Se sei in cerca di ulteriori spunti, ti consigliamo di approfondire l’argomento scoprendo tutti i nostri suggerimenti per arredare un bagno piccolo.

Alcune idee per arredare piccoli spazi in tutta la casa

Dal nostro tour virtuale rimane fuori solo la cucina, ambiente che ha bisogno più di qualsiasi altro di un progetto su misura per ottimizzare senza rinunciare alla funzionalità. Al riguardo, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su come arredare un cucinino moderno e, soprattutto, di farti affiancare da un arredatore. Insieme a lui potrai studiare un’organizzazione ad hoc per creare ambienti funzionali e moderni nonostante le piccole dimensioni.

Ecco cosa ti consigliano i designer di Iori Arredamenti:

  • privilegia colori chiari, sia per i mobili che per le pareti (a proposito, conosci le ultime tendenze sui colori d’arredo?). Il bianco, il beige o il grigio chiaro accolgono meglio la luce e sembrano espandere le dimensioni delle stanze;
  • uno specchio è sempre un ottimo accessorio per aumentare la profondità e amplificare la luce;
  • sfrutta la verticalità delle pareti per installare scaffalature e armadi che arrivino fino al soffitto. Le linee verticali creano un effetto ottico di espansione.

Per quello che riguarda i mobili per piccoli spazi, i nostri preferiti sono quelli che si possono utilizzare in due o più modi diversi.

Prendiamo per esempio il tavolino Degree di Kristalia, un supporto da usare in camera da letto come comodino o accanto al divano per appoggiare riviste e vassoi. Al bisogno può diventare uno sgabello, ma la sua duttilità non finisce qui: ti basta rimuovere la parte superiore, infatti, per tramutarlo in un contenitore dove riporre coperte arrotolate, telecomandi, riviste o quello che preferisci.

E a proposito di sedute pronte alla trasformazione, che ne pensi del morbido pouf Bitta di Campeggi? È sufficiente sfilare la federa e in un attimo diventa un letto supplementare che si gonfia da solo. Una soluzione eccezionale per ricevere ospiti inattesi per la notte limitando al massimo l’ingombro di un giaciglio in più.

Come vedi, gli spunti per arredare gli spazi ristretti non ci mancano: siamo a tua disposizione per accompagnarti alla ricerca dei mobili più adatti a valorizzare la tua casa. Con il nostro servizio di progettazione di interni avrai tutte le nostre idee al tuo servizio: troviamo insieme la migliore soluzione d’arredamento per te!

 

Come progettare una cabina armadio passo dopo passo

Chi non ha mai sognato di progettare una cabina armadio per concedere il meritato spazio al proprio guardaroba? Si tratta senza dubbio di un elemento d’arredo che non passa mai di moda, da sempre in cima alla lista dei desideri di chi ama sbizzarrirsi nella scelta dei vestiti.

Qualcuno le considera uno sfarzo per pochi. Ma è davvero così? Noi di Iori Arredamenti possiamo dire il contrario, dal momento che ne abbiamo realizzate parecchie. Piccole e minimali oppure grandi e lussuose, le cabine armadio rispettano esigenze e possibilità di tutti. Se stai pensando di aggiungerla all’arredo di casa tua, in questo articolo troverai suggerimenti e spunti utilissimi per progettare la tua cabina armadio passo dopo passo. Anzi, vestito dopo vestito.

Le cose da sapere prima di progettare una cabina armadio

Prima di parlarti del progetto della tua nuova cabina armadio, partiamo dalle basi: le dimensioni minime di una cabina armadio, punto di partenza imprescindibile per realizzare un locale guardaroba che sia bello e anche funzionale.

L’armadio è l’elemento d’arredo più classico delle camere da letto, che scompare quando un’intera stanza – o un angolo della zona notte – viene trasformata in cabina armadio. Durante le fasi di progettazione di quest’ultima è di fondamentale importanza la gestione degli spazi a disposizione, in modo da garantire funzionalità, comfort e sicurezza totali.

In Italia, ad esempio, per le camere da letto matrimoniali ci sono delle misure minime da rispettare, pari ad almeno 9 mq per una persona e 14 mq per due persone, secondo quanto previsto dal Ministero della Sanità con un decreto del 5 luglio del 1975. Oltre alle dimensioni complessive, ci sono altri requisiti generali essenziali per assicurarti la massima vivibilità:

  • tra gli arredi servono almeno 60 cm di spazio per poterti muovere liberamente;
  • un armadio deve avere una profondità di almeno 60 cm.

Entrando più nello specifico della progettazione di una cabina armadio abitabile, invece, questa deve garantire spazio sufficiente per una persona e i suoi movimenti (si parla in questo caso rispettivamente di antropometria ed ergonomia), oltre che capienza adeguata per le misure tipiche dei capi di abbigliamento.

In ogni caso non è possibile parlare di dimensioni standard: nessuno ti vieta di sognare in grande e andare verso una stanza armadio due volte più grande della tua camera da letto. È importante però creare spazi ben distribuiti tra loro, salvaguardare la vivibilità degli ambienti. E in questo senso decidere di affidare il progetto della tua cabina a dei professionisti ti darà la certezza di un ambiente che sia funzionale e anche in armonia con l’ambiente circostante.

Cabina armadio, quale scegliere?

Una volta fatte le dovute considerazioni su dimensioni e ambienti, la seconda fase è quella della selezione della tua cabina armadio personalizzata. Ne esistono infatti di diverse tipologie, e in questo articolo ti vogliamo presentare le tre principali categorie:

  1. una stanza a sé stante accanto alla camera da letto;
  2. uno spazio vuoto come una nicchia, una parte di un corridoio o il vano delle scale;
  3. un elemento divisorio all’interno di un open space..

Esistono anche delle soluzioni più standard, specifiche per chi non dispone di ambienti grandi a sufficienza o di una camera da dedicare tutta alla cabina guardaroba. È questo il caso degli armadi a cabina, un complemento d’arredo contenitore perfetto per chi deve fare i conti con spazi più ristretti. Si tratta di soluzioni meno personalizzabili e spesso già configurate che, da un certo punto di vista, sminuiscono un po’ l’enorme potenziale di praticità e comfort delle camere guardaroba.

La cabina armadio è per sua definizione un vano indipendente, erede diretto della stanza guardaroba delle case signorili. Va pensato quindi come uno spazio a sé e molto spesso realizzato su misura, come ad esempio succede nel caso delle cabine armadio in cartongesso.

Qui di seguito vogliamo mostrarti tre esempi di arredamento per cabine armadio, ideali per le prime tre categorie citate nella lista qui sopra. Puoi lasciarti ispirare dal loro design oppure cercare soluzioni con uno stile diverso direttamente sul nostro catalogo.

Qualche esempio di cabina armadio per lasciarti ispirare

La cabina armadio autoportante è senza dubbio la scelta più comoda. Non necessita di interventi strutturali, quindi niente fori sul muro o sul soffitto. Basta solo poggiarla sul pavimento, come un vero e proprio armadio. E, di fatto, quello è: un armadio personalizzabile senza ante ma con fondo, fianchi e cappello.

Guarda ad esempio la soluzione offerta da Poliform. La cabina armadio componibile Senzafine mette insieme estetica e funzionalità, e lo fa seguendo uno stile moderno e di grande respiro. Con Senzafine di Poliform scegli tu dimensioni e rifiniture e tieni in ordine il guardaroba con il giusto tocco di eleganza.

Ed è sempre Poliform che ci mostra un altro esempio di guardaroba componibile. Si chiama Ubik, una cabina armadio a muro composta da accessori versatili e componenti specifici per ogni funzionalità. Ubik di Poliform, come ogni modello a muro, va fissato alla parete con ganci appositi, e dalla sua ha un grande, grandissimo vantaggio: è personalizzabile in ogni minimo dettaglio.

Con una cabina armadio a muro come questa puoi assicurarti i componenti che preferisci (scarpiere estraibili, portacamicie, cassetti, etc.) e aggiungerli in qualsiasi punto della struttura, sia ai lati che nella parte superiore fino al soffitto.

E se i fori nel muro non fossero una soluzione possibile? In tal caso la cabina armadio a montanti è l’alternativa più valida. Se la tua zona guardaroba prevede la presenza di una parete in cartongesso, i montanti fissati sul soffitto risolvono il problema dei ganci alle pareti.

È questo il meccanismo usato per la cabina Personal di Extendo. Quello di Extendo è un sistema brevettato che ti permette di agganciare al soffitto dei profili di alluminio estensibili, a cui aggiungere infine ripiani e cassetti. Una cabina armadio personalizzata dallo stile minimalista, ma di sicuro la soluzione ideale per occupare meno spazio possibile nel tuo vano armadio.

Cosa non deve mancare nel progetto della tua cabina armadio

Per dirsi completo, però, il tuo progetto di cabina armadio non può limitarsi alla scelta di ripiani, montanti e cremagliere. Una zona guardaroba, per definirsi tale, necessita di alcuni elementi d’arredo essenziali, nonché della giusta organizzazione degli spazi interni.

Ecco allora una lista di cose a cui prestare particolare attenzione per una cabina armadio davvero funzionale.

1. La giusta illuminazione

Pensi di poter scegliere l’outfit giusto in una stanza poco illuminata? Impossibile. Dedica allora parte del budget alla giusta illuminazione: plafoniere o luci a led, non ha importanza.

2. La presenza di uno specchio

Grande o piccolo, a parete o da terra, lo specchio è un accessorio fondamentale. Oltre alla sua utilità quando ti vesti, saprà anche dare un maggiore senso di spazio e luminosità. Mai sottovalutarlo.

3. Ripiani e cassetti sì, ma nella giusta misura

Chi l’ha detto che un armadio debba avere per forza tanti cassetti? Valuta attentamente le tue esigenze, la tipologia di capi di abbigliamento che utilizzi e i quantitativi, senza dimenticare gli accessori moda. Potrebbero tornarti utili spazi dedicati a questi ultimi: scarpe, ciabatte, cappelli, borse e cinture possono diventare un ingombro fastidioso, se non presi in considerazione per tempo. E non è detto che i cassetti siano sempre la soluzione ottimale. Lasciare la progettazione a professionisti di interior design, invece sì :).

Quanto costa una cabina armadio?

Stabilire un prezzo di una cabina armadio in termini assoluti, senza riferirsi a un progetto specifico, è molto difficile. Entrano in gioco infatti tante variabili, tra cui la grandezza della cabina, la tipologia, le finiture, etc.

Possiamo però dirti quanto costa una cabina armadio in media: considera di investire un budget che va dai 1.500€ ai 3.000€, ma a seconda dei materiali e degli allestimenti interni selezionati, l’importo potrebbe variare di molto. Una cosa, però, è certa: affidando a Iori la progettazione della cabina dei tuoi sogni, l’alta qualità non cambierà mai, a prescindere dalle tue esigenze. Contattaci per saperne di più, lo scoprirai da te.

Arredare un bagno piccolo? Facile, con questi 3 consigli

Se ami il design in grande stile, arredare un bagno piccolo può sembrarti una missione impossibile. A meno che tu non decida di seguire i consigli giusti: l’arredo di un bagno dalle dimensioni ridotte richiede infatti una cura particolare ai dettagli. Non ti impone certo di rinunciare a uno stile ricercato, ma sarà cruciale ricorrere a trucchi e accorgimenti per poter tenere insieme funzionalità e senso estetico in un spazio che non supera – o supera di poco – i 5-6 mq.

Noi di IORI Arredamenti non ci siamo mai fatti scoraggiare dagli ambienti piccolissimi. Al contrario, ci piace fornire ai nostri clienti soluzioni di alto design perché possano godere di un arredamento elegante anche all’interno di uno spazio ristretto.

I 3 consigli che ti daremo qui di seguito non si limitano solo agli arredamenti del bagno piccolo. Abbiamo deciso di rivelarti infatti alcuni segreti che cambiano la percezione dello spazio: effetti ottici, artifici e stratagemmi creativi che ti faranno dimenticare di avere in casa un bagno minuscolo.

Provare per credere.

Qual è il modo migliore per arredare il tuo bagno piccolo?

Noi di IORI Arredamenti di case ne abbiamo viste, di ogni tipo e dimensione. E non c’è bagno piccolo che ci abbia mai spaventato. Tanto che ormai, dopo 60 anni di esperienza nel settore, i nostri progettisti riescono a muoversi benissimo in situazioni complicate tipo questa, e a rendere sbalorditivi anche gli spazi più angusti, quelli che sembravano senza speranza. Così, proprio a loro, abbiamo chiesto 3 consigli da seguire per gli arredamenti di un bagno piccolo. Ecco cosa ci hanno detto.

1. Crea effetti ottici per estendere gli spazi

La percezione degli spazi è tutta una questione di effetti ottici. E, ovviamente, esistono trucchi per giocarci un po’ e modificare il modo in cui i nostri occhi si rivolgono all’ambiente che ci circonda.

Uno di questi riguarda l’uso del colore per gli arredi, accorgimento valido in verità non solo per i bagni piccoli, ma per qualsiasi stanza dalle dimensioni ristrette.

La regola da seguire è semplice: non usare mai i colori scuri. I colori scuri in uno spazio piccolo appesantiscono l’ambiente, e tolgono il respiro. Meglio allora puntare su colori chiari, come il bianco o certe tonalità pastello. Oppure, se proprio dei colori scuri non puoi fare a meno, gioca con il contrasto: alterna con armonia colori tenui e colori accesi per aggiungere profondità in certi angoli.

L’uso del colore va studiato con attenzione, specie se vuoi sfruttarlo per estendere gli spazi. Gli accostamenti di colori diversi giocano appunto un ruolo importante. Un soffitto scuro abbinato a pareti chiare, per esempio, allarga di molto l’ambiente ma tende a far sembrare il tetto più basso di quanto non sia. Al contrario, un soffitto chiaro abbinato a pareti scure crea l’effetto di una stanza slanciata verso l’alto, ma in qualche modo ristretta.

Il nostro suggerimento è quindi quello di trattare pareti, pavimenti e soffitti con la stessa tonalità e, al massimo, giocare con i colori degli arredi o dei rivestimenti.

In tal senso, anche la selezione delle piastrelle non deve essere casuale. Un’idea è quella di sceglierle monocromatiche dai colori tenui ma “tridimensionali”: un rivestimento con una decorazione in rilievo che si percepisce al tatto aggiunge movimento, senza appesantire troppo.

Una ulteriore alternativa può essere il rivestimento in fibra di vetro EQ•dekor, preziosa per dare un tocco di colore su almeno una delle pareti del bagno. La foto qui sotto è l’esempio ideale: pavimenti e muri con colori chiari, così come il mobile bagno. Poi, dietro lo specchio, un’esplosione di colore inaspettata.

Con il rivestimento in fibra di vetro EQ•dekor fai una scelta di estro, ma conservi comunque la delicatezza dei colori chiari, utili per allargare gli spazi.

Prendiamo un progetto a cui abbiamo lavorato. Come puoi vedere nel render, abbiamo inserito un box doccia trasparente con l’obiettivo di alleggerire gli arredamenti del bagno piccolo. Una decisione molto comune per non rinunciare a una doccia spaziosa senza la fastidiosa sensazione che occupi troppo spazio, come vedremo più avanti.

Il vetro qui è utile anche per valorizzare la decorazione floreale con rivestimento in fibra di vetro EQ•dekor sulle pareti. Il lavabo e la cassettiera sospesa, inoltre, aiutano a trasmettere ordine e leggerezza.

C’è un altro complemento di arredo che assolve alla stessa funzione di ampliamento delle dimensioni. Stiamo parlando dello specchio da bagno, un elemento di fondamentale importanza se vuoi arredare il bagno piccolo combinando funzionalità e un ambiente più ad ampio respiro. I nostri progettisti consigliano sempre di scegliere, per le stanze ristrette, grandi superfici a riflesso. Specchi grandi, anche a tutta parete, e – laddove possibile – posizionati “ad angolo” nel punto di congiunzione tra due pareti.

Anche questo dettaglio rientra tra gli effetti ottici davvero efficaci: nessun altro materiale è in grado di dare il senso di profondità che offre uno specchio, se posizionato in maniera corretta. E infatti va precisato che, se visibile già dalla porta d’ingresso del bagno, riesce ad assolvere alla sua funzione di estendi-spazio.

Ricorda quindi di prestare attenzione alla disposizione dello specchio nella stanza. Diciamo che, più in generale, l’organizzazione degli arredamenti di un bagno piccolo influisce molto sulla percezione delle grandezze. Per questo motivo non deve essere presa sottogamba, e va curata in ogni suo dettaglio.

2. Scegli un arredo su misura o… sospeso!

Iniziamo col dire che ci sono regole ben precise riguardo le dimensioni dei sanitari e la loro disposizione nella stanza. Ecco, queste linee guida sono valide persino per i bagni piccolissimi. Pertanto, sì, è possibile giocare con le misure ma sempre nel rispetto di alcuni requisiti.

Prima di iniziare a pensare a mobili e decorazioni per arredare il tuo bagno, inizia con il considerare questi dettagli tecnici:

  • il wc deve essere posizionato ad almeno 15-20cm dalla parete a fianco;
  • il bidet va collocato ad almeno 20cm dalla parete accanto;
  • tra wc e bidet devono esserci almeno 15-20cm di spazio;
  • è necessario includere uno spazio per il passaggio e l’utilizzo di almeno 55cm.

Per quanto riguarda invece i singoli sanitari, ricorda sempre che:

  • il wc non può avere dimensioni inferiori a 40x50cm;
  • il lavabo deve avere una profondità di almeno 40cm;
  • una vasca piccola ha una superficie di 70x170cm;
  • una doccia “stretta” non può scendere al di sotto di 80x80cm.

Ora, se hai un bagno davvero minuscolo, queste dimensioni – che sono già comunque ristrettissime – ti metteranno ansia. Non ti preoccupare, con IORI Arredamenti sei davvero in ottime mani: se siamo riusciti a trovare soluzioni di design anche con il lavabo piccolissimo di cui parliamo in questo articolo, individueremo una proposta confortevole ed elegante anche per il tuo bagno. Se stai scegliendo proprio il lavandino, hai a disposizione diverse possibilità per arredare i bagni piccoli senza occupare troppo spazio. Una di queste è il lavabo sospeso, fissato sul muro o su una mensola sospesa che funge anche da piano d’appoggio. È la soluzione salvaspazio per eccellenza, senza contare che lo spazio vuoto sotto il lavabo finirà per dare l’idea di una stanza non opprimente ma, anzi, ampia a sufficienza.

Guarda come abbiamo sistemato gli arredamenti del bagno piccolissimo che vedi nella foto qui sotto.

Un ambiente davvero ridotto, per il quale abbiamo deciso di puntare solo sull’essenziale, per creare una toilette pensata per accogliere gli ospiti durante una cena o una festa in casa. Niente doccia o vasca, quindi, ma solo lavabo e sanitari sospesi per una maggiore sensazione di leggerezza.

La stanza è priva di finestre, ma la decisione di decorare le pareti con il marmo bianco permette di riflettere la luce artificiale e amplificare la luminosità. Inoltre, abbiamo posizionato lo specchio proprio di fronte alla porta d’ingresso, come da consiglio dei nostri esperti, per comunicare subito la sensazione di un ambiente più profondo di quanto sia in verità.

In situazioni simili a quella della foto, la collezione DIVA Scarabeo diventa l’opzione ideale: nel suo catalogo sono presenti infatti moltissime idee di arredo perfette per bagni piccoli. Oltre a un lavabo dalle misure ridotte, puoi scegliere tra diversi tipi di ripiano:

  • un cassetto, elegante ma pratico;
  • una console dall’estetica vintage;
  • una mensola in ceramica o in legno, per un bagno dall’arredamento più minimal.

 

Come hai visto nel caso qui sopra, anche per gli altri sanitari del bagno vale la regola del design sospeso, ma puoi anche optare per altre soluzioni. Per esempio: rinunciare al WC è fuori questione, ma è davvero necessario includere un bidet, se questo implica sacrificare la funzionalità generale dell’ambiente?

Oggi esistono sistemi igienizzanti che sostituiscono bene il bidet, il water con idroscopino è un’idea. Un wc con bidet integrato potrebbe essere la soluzione migliore per risparmiare spazio prezioso.

La scelta tra vasca o doccia è invece più difficile per gli arredamenti di un bagno piccolo. Sono molte le persone che vogliono a ogni costo la vasca, sebbene le dimensioni della stanza non lo permettano.

I nostri progettisti, che hanno lavorato all’arredo di bagno piccoli, consigliano quasi sempre la doccia. Una doccia minimal, magari con un box trasparente o con vetro opalino, ti fa risparmiare spazio prezioso e rende l’ambiente meno soffocante grazie alle trasparenze del vetro.

Se proprio però non ti senti di abbandonare l’idea della vasca, puoi sempre optare per una vasca angolare che è comoda, funzionale e capiente quanto basta. Oppure decidere per un design più sfizioso con le vasche circolari freestanding – in stile zen e d’ispirazione orientale – a patto che siano di dimensioni contenute. La vasca quindi può essere comunque inclusa nel progetto di un bagno piccolo, ma ti toccherà forse rivedere il tuo concetto di vasca tradizionale.

Per finire, qualche piccolo appunto sul termoarredo. Nei bagni piccoli è necessario selezionarlo con cura: non basta che sia funzionale e pratico, nella sua struttura deve costituire un elemento di design che arricchisce lo spazio attorno. Non a caso, all’interno del catalogo di IORI Arredamenti, troverai termoarredi eleganti e di stile, come ad esempio i radiatori e scaldasalviette della linea Scirocco H.

Ogni dettaglio è importante in un bagno piccolo. Assicurati di arredarlo con cura.

3. Riempi di luce il tuo bagno

Il segreto per arredare un bagno piccolo passa anche dalla luce, in particolare quella che arriva dalle finestre durante il giorno. La luce naturale riempie gli ambienti e li rende subito più spaziosi, almeno agli occhi di chi guarda. Se le finestre del tuo bagno sono piccole ti consigliamo di rinunciare alle tende. Al massimo puoi aggiungerle sì, ma solo come elemento d’arredo: la luce del sole deve passare sempre. Quindi tienile raccolte su un lato, o comunque aperte.

Un’ottima idea è quella di sistemare lo specchio del bagno il più vicino possibile alla finestra, come nel nostro progetto qui sotto.


Una simile disposizione aiuta a moltiplicare la luce naturale durante tutto il giorno, con la sensazione di un ambiente più grande.

Certo anche l’illuminazione artificiale ha un ruolo importantissimo. Se vuoi dare respiro agli arredamenti di un bagno piccolo, ricorda di far installare una luce generale; ti servirà a illuminare la stanza per intero, magari con faretti in sospensione o una striscia di led. Aggiungi poi un tocco di luce anche sul lavabo e dentro la doccia: moltiplicare i punti luce valorizza qualsiasi stanza, anche con dimensioni ridotte.

Arredamenti bagno piccolo: alcuni esempi dei nostri lavori

Finora abbiamo visto alcuni consigli generali su come arredare un bagno piccolo; per aiutarti a visualizzare meglio le soluzioni di cui abbiamo parlato vogliamo condividere con te alcuni ulteriori progetti a cui abbiamo lavorato.

Partiamo da un caso un po’ particolare. Un nostro cliente necessitava di una soluzione per inserire una vasca da bagno in un ambiente molto piccolo, a costo anche di eliminare i sanitari. Ed è proprio quello che abbiamo fatto!


Abbiamo valorizzato ogni centimetro per arredare questo piccolo bagno angolare, sfruttando i mobili sospesi per non creare troppo ingombro. Così facendo abbiamo potuto inserire una vasca ovale freestanding, dalle linee molto eleganti, avvolta di luce naturale proveniente dalla finestra. Il grande specchio circolare, poi, ci ha aiutato a creare un effetto di espansione dello spazio e ad aumentare la luminosità.


In questo secondo progetto, invece, le dimensioni un po’ più grandi della stanza ci hanno permesso di arredare il bagno piccolo con tutti i sanitari standard. Su una parete abbiamo sistemato WC, bidet e box doccia, mentre su quella di fronte il lavabo sospeso con ampio specchio e cassettiera a parete, minimale e funzionale. Una simile soluzione d’arredo, unita all’ampia finestra sulla parete di fondo, ha permesso di rendere la stanza da bagno insolitamente spaziosa, malgrado la metratura ridotta.

Arredo bagni piccoli: meglio classici o moderni?

Non ci sono regole relative allo stile di design dei bagni piccoli. Certo è che i mobili da bagno in stile classico necessitano di spazi più ampi per essere apprezzati in ogni loro dettaglio. Il design classico infatti prevede mobili in legno scuro, pezzi d’arredo sontuosi, che già per loro natura prendono tantissimo spazio; ha uno stile elaborato, le sue forme sono complesse, a volte arzigogolate.

Al contrario, uno stile moderno punta in genere alla praticità, senza trascurare l’estetica e il gusto. È minimale, evita ogni tipo di eccesso, ma allo stesso tempo si fa ammirare e crea la giusta atmosfera. Un arredo minimalista comunica ordine, luminosità ed eleganza anche in una stanza piccola e di servizio, come un bagno.

Quale che sia il tipo di design che vorrai adottare, una cosa è sicura: come arredare il bagno piccolo è una scelta che, in fin dei conti, spetta solo a te. Noi di IORI Arredamenti, e con noi i nostri progettisti, siamo pronti ad accompagnarti in ogni fase della tua decisione. Realizzeremo assieme la tua idea di bagno da sogno: anche se piccolissimo nelle dimensioni, faremo sempre in modo di assicurarti un grande, grandissimo risultato. Ti aspettiamo con il metro già pronto per valorizzare al meglio ogni millimetro.

Come chiudere il terrazzo per ricavare una stanza?

Se hai pensato almeno una volta di chiudere il tuo terrazzo per ricavare una stanza ulteriore, sappi che non si tratta di un’idea così strampalata, anzi. A fronte di un investimento che può forse risultare impegnativo, questo tipo di intervento ha il vantaggio di aumentare la superficie abitabile della casa. Maggiore spazio a disposizione significa inoltre migliore qualità della vita di tutti i membri della famiglia, soprattutto nel periodo più freddo dell’anno in cui si passa meno tempo all’aperto.

Attenzione, però: prima di eseguire dei lavori di chiusura di un terrazzo o di una veranda vanno quasi sempre richiesti dei permessi specifici. Prima di darti degli spunti per delle soluzioni di design, cerchiamo di fare chiarezza.

Chiudere terrazzo per ricavare stanza: permessi e regole da seguire

Ogni intervento che comporta un aumento della volumetria originale della casa – quindi anche la chiusura di un terrazzo per ricavarne una stanza – implica la necessità di chiedere dei permessi particolari. Al di là di questa regola generale, esiste in realtà una soluzione che consente di chiudere la veranda senza permessi, e che ti spiegheremo tra poco.

La prima cosa che ti consigliamo, però, è di evitare il fai-da-te e di rivolgerti a dei professionisti, come i designer per esterni di Iori Arredamenti: sapranno guidarti nella scelta dell’opzione migliore per le tue esigenze e nel gestire le varie pratiche, che possono essere complesse da seguire in autonomia.

Ad esempio se vivi all’interno di un condominio, prima ancora di presentare richiesta all’ufficio comunale devi ottenere l’autorizzazione dell’assemblea: il tuo progetto di chiudere il terrazzo per ricavare una stanza o di costruire una veranda non può alterare la facciata dell’immobile. Non solo: se abiti in un edificio di pregio storico o artistico ti servirà anche il via libera da parte della sovrintendenza ai beni culturali.

Vivi in una casa indipendente? Buon per te! Potrai infatti saltare questa prima fase e passare subito alla seconda, e cioè la consultazione del regolamento comunale e la presentazione dei documenti indispensabili per lo svolgimento dei lavori.

I permessi necessari per chiudere un terrazzo

Rispettare tutte le procedure – che possono variare leggermente in base alla regione e al comune di pertinenza – è fondamentale per non incorrere nel reato di abuso edilizio, la conseguenza più grave per chi non rispetta le normative legate alla chiusura di un terrazzo.

Gli scenari più frequenti sono due, ognuno dei quali richiede specifici documenti obbligatori.

Chiudere un terrazzo per ricavare una stanza è un intervento edilizio piuttosto invasivo, ma rientra fra quelli non soggetti a Permesso di Costruire: l’intervento viene considerato infatti una ristrutturazione che comporta una modifica della volumetria dell’edificio (Articolo 23 del Testo Unico in Materia Edilizia). In quanto tale, è sufficiente presentare una SCIA  (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) alternativa al Permesso di Costruire, con 30 giorni di anticipo rispetto all’inizio dei lavori.

Se invece decidi di realizzare una veranda esterna chiusa creando così un nuovo ambiente al di fuori della sagoma iniziale dell’immobile, l’operazione si considera nuova costruzione ed è soggetta a Permesso di Costruire (Articolo 3 del Testo Unico in Materia Edilizia).

Al termine dei lavori, in entrambi i casi, è necessario presentare anche un documento di modifica catastale all’Agenzia delle Entrate.

Sì, siamo consapevoli del fatto che le questioni burocratiche a cui fare attenzione sono tante e possono scoraggiare. Per questo noi di Iori Arredamenti non ci stupiamo quando qualcuno ci chiede se sia possibile chiudere una veranda senza permessi. La risposta è affermativa, e ora ti spieghiamo come farlo.

Le soluzioni per chiudere una veranda senza permessi

In realtà c’è un solo modo per chiudere un terrazzo senza incappare in rigidi e complessi regolamenti: realizzare una pergotenda. Questa struttura – costituita da pali di appoggio e binari di scorrimento per le coperture mobili – non modifica infatti la volumetria, la planimetria o la destinazione d’uso dell’ambiente.

In alcuni comuni è comunque necessario presentare una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), mentre in altri la pergotenda viene considerata arredamento da giardino e la sua installazione è del tutto libera. Il tecnico a cui ti rivolgerai farà le dovute verifiche e ti indirizzerà a dovere.

Nel caso tu non viva in un’abitazione indipendente, dovrai poi assicurarti di chiedere il permesso per il montaggio durante l’assemblea condominiale.

Le migliori pergotende secondo Iori Arredamenti

A differenza dei terrazzi chiusi con vetrate, le pergotende non sono strutturalmente autonome – si reggono su dei pali o si ancorano a un balcone sovrastante – e, soprattutto, sono dotate di coperture mobili. Non possono quindi essere usate per chiudere un terrazzo e ricavare una stanza, ma di certo sono utili a riparare l’ambiente esterno e renderlo più vivibile in tutte le stagioni.

Fra le realtà che realizzano soluzioni di questo genere una delle nostre preferite è di certo Corradi, che per la sua Pergotenda®  ha brevettato un sistema tecnologico, innovativo e di design.

Ecco le creazioni che più amiamo e che spesso installiamo nelle abitazioni di chi si rivolge a noi:

  •               Exyl, che combina elegante minimalismo ed estrema resistenza;
  •               Maestro, che offre un’ampia gamma di configurazioni adattabili a ogni esigenza;
  •               Palladia, dalle linee essenziali ma decise, capace di aggiungere un tocco di classe senza tempo.

Il vantaggio principale delle pergotende Corradi è la loro estrema versatilità. Possono essere autoportanti o ancorate alla parete, sono realizzate in materiali vari e di qualità, presentano diversi sistemi di copertura: in base ai tuoi bisogni e desideri, sceglieremo insieme la combinazione ideale.

Chiudere il terrazzo per ricavare una stanza è di certo una soluzione ottima per ampliare gli spazi di casa e renderli abitabili in tutte le stagioni. Se però preferisci evitare di perderti nei meandri della burocrazia e dei permessi di costruzione, installare una pergotenda può essere una valida alternativa. Si tratta di un intervento meno impegnativo, che ti consente comunque di ottenere un ambiente confortevole da sfruttare anche quando le temperature si rinfrescano.

Hai ancora dei dubbi su quale decisione prendere? Noi di Iori Arredamenti siamo qui per ascoltare le tue domande, aiutarti a trovare le risposte e poi trasformare il progetto desiderato in realtà.

Migliori marche cucine, per un arredamento d’eccellenza

Colazioni consumate al volo al bancone, pranzi e cene in compagnia: la cucina è uno degli spazi della casa più usati e – di conseguenza – soggetti a usura. Per questo, durante la progettazione e la scelta dei mobili è consigliabile puntare sulla qualità invece che sul risparmio, e affidarsi sempre alle migliori marche di cucine. Sì. ma quali?

Il mercato delle cucine italiane moderne è ampio e variegato, sia in termini di stili e materiali che di prezzi. Al suo interno si nascondono soluzioni adatte a ogni tipo di esigenza: bisogna solo scovarle, con l’aiuto di chi conosce tutti i prodotti delle migliori marche di cucine. Con questo articolo noi di Iori Arredamenti ti guideremo all’interno del mondo delle cucine d’eccellenza, presentandoti i marchi a cui ci rivolgiamo più spesso per dar vita ai progetti dei nostri clienti.

Cucine italiane moderne di qualità: come riconoscerle

Prima di fare conoscenza con le migliori marche di cucine italiane vogliamo offrirti qualche spunto sui requisiti che deve avere una cucina di pregio. Presta attenzione a questi elementi e vedrai che i tuoi mobili ti accompagneranno per lunghi anni senza dare segni di cedimento.

  • Materiali moderni e tecnologici: in particolare il pianale della cucina, che serve come base di lavoro e spesso sostituisce il tavolo per pasti veloci, deve essere realizzato con sostanze resistenti come i laminati di ultima generazione o la quarzite.
  • Ante funzionali e durevoli: anche l’anta è un elemento usato di frequente e soggetto a forte usura, per questo è importante che il materiale di cui si compone sia robusto e che la resa estetica sia armoniosa rispetto al resto dell’ambiente.
  • Progettazione personalizzata: le migliori cucine sono quelle che vengono create con la consulenza di un arredatore d’interni – da zero o componendo elementi preesistenti – in base alle esigenze del singolo cliente; i prodotti standard possono essere più economici ma rischiano di non soddisfarti a pieno.

Rivolgersi a professionisti come quelli che compongono la squadra di Iori Arredamenti significa quindi avere la certezza che tecnologie, elettrodomestici e manifattura siano all’avanguardia, senza dimenticare un design che risponda ai tuoi gusti.

Le migliori marche di cucine italiane

Nei 60 anni di attività che abbiamo alle spalle, noi di Iori Arredamenti abbiamo individuato marchi di cui ci fidiamo ciecamente perché producono cucine di qualità assoluta. Abbiamo pensato di farti conoscere i nostri preferiti: tre fiori all’occhiello tutti italiani. Non si tratta di una vera e propria classifica delle marche di cucine tra cui scegliere, quanto piuttosto di una raccolta di quelle che più spesso scegliamo e proponiamo a chi si rivolge a noi.

Sono realtà che si distinguono perché sviluppano programmi e prodotti sempre nuovi, disegnano composizioni e dettagli unici e dettano i trend del mercato anno dopo anno. Sono infatti i protagonisti del Salone del Mobile negli anni in cui va in scena Eurocucina: già questo, di per sé, è sinonimo di valore e affidabilità.

1. Poliform, la regina delle cucine

Nella classifica delle cucine italiane che si distinguono per qualità non può mancare Poliform, con le sue soluzioni integrate, funzionali e allo stesso tempo ricche di stile.

Perfette per arredare soggiorno e cucina in un unico ambiente, le finiture e i dettagli sofisticati dei loro mobili fanno sì che si inseriscano alla perfezione anche all’interno dell’ambiente più elegante.
Poliform rientra di diritto fra le migliori marche di cucine, grazie al fatto che i suoi prodotti uniscono innovazione tecnologica, materiali eccellenti e gusto contemporaneo. Senza contare che tutti i modelli proposti possono essere adattati in maniera quasi sartoriale per incontrare le richieste del cliente.

Alcuni esempi? Trail, col suo stile contemporaneo ed essenziale, Alea, dalla connotazione minimalista e funzionale, o Phoenix, dove le geometrie sono protagoniste assolute.

2. Alpes Inox, cucine di pregio in acciaio

Alpes Inox è di certo una delle migliori marche di cucine realizzate completamente in acciaio inox. Avviata negli anni ’50 da Nico Moretto, che da allora è sempre rimasto alla guida dell’azienda, Alpes ha esordito producendo elettrodomestici in questo metallo – igienico e resistente – per poi estendersi all’intera cucina.

Le sue soluzioni sono perfette sia per interi ambienti dal carattere deciso e professionale che per elementi – come ad esempio un’isola – da inserire all’interno di cucine moderne creando così un contrasto tra materiali e finiture.

Le cucine di Alpes Inox si distinguono per elevati standard tecnici e qualitativi, ma anche per un design ricco di personalità. Non è un caso che il loro piano cottura ribaltabile abbia ricevuto importanti riconoscimenti e sia entrato a far parte della collezione storica del Premio Compasso d’Oro ADI.

La voglia di innovare e di realizzare qualcosa di davvero utile si percepisce in ogni pezzo prodotto da Alpes Inox, un vero e proprio gioiello color argento tutto made in Italy.

3. Copatlife, l’unione di presente e futuro

Un’azienda forse meno blasonata, ma del tutto meritevole di un posto nella classifica delle marche di cucine dagli standard più elevati, è Copatlife. Anch’essa italiana al 100%, la proponiamo spesso a chi si rivolge a noi perché apprezziamo molto la maniera in cui riesce a unire sperimentazione e ricerca con un’estetica elegante.

Le cucine Copatlife sono infatti sempre aggiornatissime per quel che riguarda finiture, meccanismi e materiali, e permettono un’enorme personalizzazione grazie alle soluzioni componibili.

La filosofia di questo marchio è quella di fondere presente e futuro, funzionalità e innovazione, intelligenza e creatività. Da qui nascono cucine resistenti e dal design accattivante, davvero adatte a tutti grazie alla possibilità di creare abbinamenti infiniti fra materiali e stili diversi.

Cucine per chi non si accontenta

L’Italia è di sicuro una fucina di ottimi marchi: oltre a quelli già citati possiamo infatti aggiungere Boffi, Valcucine, Dada e Arclinea, altri nomi a cui ci rivolgiamo con piacere. Sempre in Europa, ma fuori dai confini nazionali, troviamo invece Bulthaup, che vede la cucina come luogo d’incontro creativo e spesso fuso all’ambiente living. Siamo certi che fra i prodotti di queste realtà sarà un piacere cercare – e trovare – ciò che risponde ai tuoi desideri.

Devi arredare uno spazio particolare e hai bisogno di soluzioni fuori misura? I mobili delle migliori marche di cucine possono essere integrati con elementi disegnati e creati solo per te. La falegnameria di Iori Arredamenti è sempre pronta a dare vita a cucine uniche nel loro genere, in grado di combinare i migliori standard qualitativi e il carattere estetico che preferisci. Raccontaci le tue idee: non vediamo l’ora di trasformarle in realtà.

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